Luis Figo dice che senza passione il calcio è niente Luis Figo ha un cognome che è una condanna definitiva all’ansia da prestazione. Se è vero che il calciatore è il moderno eroe mitologico e che deve subire l’invidia degli dei, a Figo è toccata una vendetta soft, non paragonabile alla licantropia dell’altro Luis (Suarez). Quarantuno anni, fisico scolpito, sorriso con fossette intatte, scende da una Porsche e stringe mani di mastri orologiai all’hotel Mandarin di Ginevra. È il testimonial di IWC, che gli ha dedicato il Perpetual Calendar. La moglie Helen Svedin, magnifico esemplare di modella nordica, è lì con le…
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