Immersione in una kermesse che ricorda una sagra di paese: un Fuorisalone molto street food, molti artigiani under 30 e, tra i passanti, poca, pochissima cultura del design italiano GUARDA il video: Riassunto per visitatori irritati sul sito di Marie Claire La prima regola del Fuorisalone di Milano è parlare male del Fuorisalone di Milano. Salvo poi finire per immergersi ogni volta nel clima da sagra molto fighetta, a scroccare birre e a fare uno shopping “indie” tra bancarelle e temporary store. Sempre meno a che vedere con il Salone del Mobile, quello in fiera. Qui si vendono borse, zainetti, bijoux. Piadine e ciotole hawaiane con…
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