100 domande a Marta Marzotto

Intervista a Marta Marzotto di Davide Burchiellaro da marieclaire.it
Non incontri Marta Marzotto, sei accolto da Marta Marzotto: sempre in qualche luogo ameno, luccicante, dorato, gonzaghiano, rosso vivo, profumato di rosa berbera, vellutato, ridondante d’arte e di souvenir che raccontano storie. Il suo ufficio è la camera da letto della nuova casa di Milano nel quadrialtero della moda, dove si alternano ospiti, artisti, cameriere, amici, figli e nipoti. Veri e acquisiti. Ti offre un caffè, biscotti, una mousse di prugne, champagne, accende la tv. Questa non è un’intervista esclusiva. In 84 anni (oggi 85!) la contessa Marta Marzotto ne avrà rilasciate almeno un migliaio. Il fatto è che ha che già risposto anche alle 100 domande. Non a Marie Claire, ma a Roberto Gervaso. Un po’ se lo ricorda a memoria, quell’articolo degli anni Ottanta. È un fluire magistrale di aforismi, una partita a ping pong lessicale, sintesi di pensieri fulminanti su una mondanità meno depressa di ora. Qui faremo altro, i tempi sono cambiati e i cenacoli, i vernissage, gli intellettuali anche. Ma non per questo Marta Marzotto li snobba.
1.Oggi ti definiresti più contessa, nonna o stilista? Nonna Big, definizione dei miei nipoti.
2.Che cos’è l’indipendenza per una donna come Marta Marzotto? Io. Io sono l’indipendenza. Vuoi saperne di più? Dammi un paio d’anni.
3.Alle tue nipoti hai raccontato fiabe di principesse? Non si accontentavano delle favole, volavano alto. Volevano il Petit Prince, quello di Saint Exupery.
4.Di che cosa hai più bisogno oggi? Di più supporto per il mio impulso ad aiutare gli altri.
5.L’icona più glam che hai conosciuto? Dunque… Madre Teresa direi di no. Potrei dire Jacqueline Kennedy, per lo stile.
6. Ci sono icone non di stile? Si, quelle che vanno oltre e approdano al potere a fin di bene.
7. Cioè? Diane Von Furstenberg.
8.La tua più grande vittoria? Aver saputo tacere, ascoltare e imparare. E infine di aver dimostrato qualcosa agli altri.
9.Saper ascoltare è una virtu? Parlano tutti. Troppo. A vanvera. L’Italia è piena di Renzi.
10. Sei carica! Sono una mina vagante, dico ciò che penso.
11.Ti senti più emiliana, piemontese o veneta? Giramondo internazionale.
12. C’è un angolo di mondo che Marta Marzotto non ha visto? Può darsi. Però conosco tutti i deserti, nessuno escluso.
13. Roma o Milano? Una volta credevo che Milano fosse il marito e Roma l’amante. Ma oggi…
14. Oggi? Oggi Milano! E il Lombardo Veneto.
15. Urca! Il 2015 come il 1815? Vuoi dire che Metternich aveva ragione? Le macroregioni ci salveranno.
16. Qual è lo spartiacque della tua vita, l’evento che la divide in un prima e dopo? Forse il mio matrimonio…
17. I nobili devono lavorare? Dipende. Se hanno ereditato castelli e terre lavorano più di noi. Sai che casino mantenerli? Meglio i nobilastri: fanno ciò che vogliono e tirano a campare.
18. Chi ti manca di più dei grandi amici del passato? Gaetano Marzotto, Renato Guttuso, Leonardo Sciascia. E molti altri.
19. L’insegnamento da lasciare ai nipoti. Non giudicare la nonna dai gossip e leggere quello che lei ha scritto di suo pugno o i grandi che ha frequentato
20. Cioè vuoi che leggano i tuoi libri… Sì. Soprattuto questo che sto per pubblicare (apre le bozze, ndr).
21. Il titolo? Marta.
22. Che cosa ci hai messo? L’Italia. Addirittura si potrebbe pensarlo a dispense, c’è la storia.
23. L’Italia di ieri e di oggi? L’Italia di quella provincia che mi pareva una gabbia da cui scappare per andare a Londra o a Parigi. E di quella provincia che, invece, oggi, è il posto in cui vivere e dà più stimoli della città, dispersiva e cialtrona.
24. Perché era una gabbia? I giorni erano tutti uguali, il lavoro a maglia, il bridge tra uomini, le mogli che parlavano di cameriere, pannolini, caro-vita.
25. Raccontami di un’evasione stimolante. Vicino a casa, a Gemona, fuggivo sul set de La Grande Guerra per incontrare Sordi e Gassman, poi divenuti amici per la vita.
26. Ma non sognavi il cinema… Macché. Volevo vedere tutto il mondo, io. I ghiacciai, i deserti, il Nord, il Sud, la Selva Nera, l’Indocina, la Cina, la Patagonia, il Perito Moreno. Gli orsi, le foche, le balene, i coccodrilli.
27. In questo libro ci dobbiamo aspettare anche qualche segreto da “Martaleaks”? (sorride… sarà un sì? ndr).
28. Qual è… (un urlo blocca la conversazione e la contessa punta gli occhi sulla tv ndr) Roccia basaltica!
29. Tutto bene? Sì, ma al quiz l’Erdità di Carlo Conti non resisto.
30. Vorresti partecipare come concorrente? Certo! Le azzecco tutte…
31. Qual è stata la tua emozione più grande durante un lungo viaggio? Ogni volta un’emozione diversa. Vedere Sabratha, nel deserto libico, camminare tra le rovine di Leptis Magna, attraversare il ponte che unisce Europa e Asia per gustare le triglie del Bosforo. In tempo per l’aperitivo e il coucher du soleil in Kenya.
32. Una cosa di cui Marta Marzotto è pentita. Troppe. Essere un’inguaribile persona per bene e troppo disponibile.
33. Cosa ti aspetti dalla tua vita ora? Ho molta carne al fuoco. Bloccatemi se siete capaci! Sono sempre Marta Marzotto!
34. Eh, ma come si fa a gestire una che tutte le settimane va dal parrucchiere a New York con l’aereo privato? Faceva anche di peggio se è per questo, però è una grande lavoratrice.
35. Cos’è diventata la beneficienza oggi? La mia è totale detesto chi sfrutta all’osso i grandi sponsor. La causa è comune, tutti devono dare.
36. Un esempio? Con le iniziative del “mio” museo, il Poldi Pezzoli, tutto quello che incassiamo è usato per restaurare le opere.
37. Incassiamo? Chi? Io e il mio gruppo di signore, nome in codice: Le dame del restauro.
38. La cosa di cui vai orgogliosa. Gli interni della Ferrari realizzati da mio nipote Carlo Borromeo jr, che senza esibizionismi ha conquistato i suoi successi come designer.
39. Cosa vuol dire far parte del jetset oggi? Con EasyJet si sentono tutti parte del jet set, o meglio, del jet, senza il set.
40. Hai mai preso un volo low cost? Ho provato un Milano Marrakech. Orrendo!
41. Però questi voli permettono di volare a Londra per un aperitivo… Anche se prendi il treno che passa la Manica puoi prenderti un té a Londra ed essere a Parigi per l’aperitivo.
42. La migliore tra le fidanzate di tuo figlio Matteo è… Ho cercato di farmele piacere tutte. Quella da cui Matteo è stato più amato è Naomi Campbell
43. Gheddafi, Franco, Fidel Castro: hai le foto con i grandi dittatori. L’uomo forte ti affascina più del democratico? Non è un caso che non citi alcun politico davvero democratico.
44. La frase più bella che ti ha scritto Renato Guttuso? «Sei il mio miele, il mio sangue, il mio respiro, il mio amore». Bella eh?
45. Amore vero. Un amore che non posso raccontare perché gli eredi dicono che anche le lettere d’amore facciano parte del lascito.
46. Com’è oggi lo stile italiano? Il primo nel mondo.
47. Chi avresti voluto come Presidente della Repubblica?  Giorgio Armani o Luciano Benetton o Umberto Eco o Umberto Veronesi.
48. Motivo? Hanno fatto grande l’Italia nel mondo. Merkel e Sarkozi non oserebbero deriderci.
49. Hai un segreto che vorresti svelare? Ben più di uno. E c’è chi trema.
50. Cominciamo. Voglio la verità sull’ignobile scippo alla morte di Renato Guttuso. Tremate, la strega è tornata.
51. Le nuove femministe: moda o sostanza? Sono stata una femminista entusiasta…
52. Hai riabilitato gli uomini. Senza uomini non si vince.
53. La condizione femminile è migliorata? Le donne sono ancora sottovalutate, sottopagate, uccise dagli uomini.
54. Hai più amiche donne o uomini? Amo i froci, ma preferisco i proci. Scherzo… adoro i gay per davvero.
55. Cosa pensi delle nozze gay? Sono contraria, è contro natura.
56. Ma non è un diritto negato? Macché diritto! Hanno la fortuna di potersi adottare a vicenda in pochi giorni, senza le complicazioni degli etero.
57. Il libro che salvi da un incendio. Non mi salvo io per l’indecisione.
58. La cosa più bella che hai fatto da stilista. La sfilata di Marta da legare negli anni 80.
59. Perché è stata speciale? Portare in passerella 100 casalinghe giunte in pullman è speciale, no?
60. Visionaria, direi. E controtendenza per quegli anni.
61. Che cosa pensi della moda sostenibile? La frequento da ben prima che diventasse una moda nella moda. È essenziale riciclare. Mia figlia Diamante fa cornici utilizzando materiale riciclato. Tra le sue clienti c’è Cristina Ferruzzi.
62. Che cosa pensi degli uomini politici di oggi? Che sono quasi tutti fisicamente repellenti, inaffidabili e, purtroppo, immortali
63. C’è un rischio di credibilita?  Sì, e dobbiamo imparare dai paesi che giudichiamo più poveri.
64. Cioè? Nei paesi arabi e in India il riciclo dei tessuti e dei pellami è praticato da secoli. La prima volta che sono andata al Palais Royal di Marrakech la principessa Leila mi ha omaggiato di un abito in una confezione di carta riciclata.
65. La regola aurea dello shopping secondo Marta Marzotto. Sapere che dipende tutto da umore, colore e prezzo.
66. Che cosa è sexy, oggi? Un’amante vestita da suora è banale. L’essere sexy è stato ucciso dal troppo voler essere sexy.
67. Per che cosa benedici la tua età? Sei pazzo? Io non ho età, sono immortale!
68. Riusciresti a… (si distrae di nuovo sulla voce di Carlo Conti, ndr) Ma, noooo, è Danzica! Come si fa a sbagliare!
69. Riesci a vivere con mille euro al mese?  Hanno provato a farmi vivere da povera: l’orrenda Gemma Voltolina (seconda moglie di Umberto Marzotto, ndr).
70. Che t’ha fatto? Mi ha fatto togliere l’assegno di mio marito. Dice che mille euro al mese sfamano più famiglie. Poi ho vinto la causa e preso gli arretrati. Tiè.
71. Risparmi? Spendo tutto per gli altri. Mi vesto da sola e mangio poco.
72. Marta che risparmia sul cibo? Non è vero. Mi abboffo di cibi semplici, non perché costano poco, perché li amo.
73. Esempi? La mortadella!. E le uova! Se costassero come il caviale spenderei tutto in uova.
74. Quanto costa un litro di latte? Prendo quello di soia. Però so il prezzo della panna, 80 cent.
75. Perché? Avevo una cameriera ucraina che ne consumava due litri al giorno. Diceva fosse antiage.
76. E aveva ragione? Il suo fegato diventò un fois gras.
77. Chi fa la spesa? Le ospiti della casa, un po’ a turno. Comprano solo ciò che piace a loro. Nel periodo “ucraino” la produzione quotidiana di insalata russa variava dai 5 ai 7 kg.
78. A quale attrice affideresti il film Storia di Marta Marzotto? Se ci fosse ancora Monica Vitti. Oggi a una delle mie splendide nipoti.
79. A 20 anni chi era il tuo idolo?  Lavoravo, non avevo idoli. Pensavo all’uomo ideale, lo volevo chic, che mi desse lo shock e possedesse lo cheque.
80. Volevi l’impossibile, ammettilo. Però con mio marito ci ero andata assai vicino.
81. Con Renato Guttuso e Lucio Magri no? (Sorride ndr).
82. Quella volta che ti sei comportata da uomo. Tutta la mia vita da sposata. Mio marito mi delegava su tutto, dal menu alle scuole dei figli.
83. Un bene da regalarsi per una nuova vita. Una grande casa.
84. Senti di aver rotto dei tabù? Perché, esistono ancora i tabù?
85. Essere “musa” è più appagante o impegnativo? Meglio essere una musa che un brutto muso. Ci sono onori e oneri.
86.Nel tuo impegno contro la mafia che cosa hai ottenuto? Niente anche se ci ho creduto. Portai perfino Lina Wertmuller nella terra dei fuochi.
87. Sai mandare un’email? No, lo faccio fare ad altri. Poi mi chiedono cose che non capisco…
88.Tipo? Inviare cose con l’Azzat.
89.Che cos’è? Massì, dai, l’Iffap, l’Assad… (WhatsApp, ndr)
90. I dandy di oggi sono “cariati”, come dice D’Agostino? I dandy non sono più dandi, come avrebbe detto Ciriaco De Mita.
91. Con chi passeresti l’ultima cena? Con chi vorrei vedere morto. Così li vedrei schiattare.
92. Di cosa si può fare a meno? Di tutto e niente.
93. Il giorno in cui ti sei sentita libera?Mai. Lavoro dall’età di 8 anni. Caselli ferroviari, risaie…
94. Dov’eri l’11 settembre 2001? Stavo organizzazndo il week end al telefono con Fabrizio Lombardo della Miramax. A un certo punto si è messo a piangere…
95. Mezzo secolo di Costa Smeralda in una parola… Ieri il posto più bello del mondo, oggi invivibile.
96. Il caftano è uno stile di vita? Certamente lo è per me.
97. Marta Marzotto ora farà un appello per trattenere i ragazzi che lasciano l’Italia. Fanno bene. Colpa dei politici.
98. Che lavoro sognavi di fare? Son passata dalle risaie agli affreschi. Che altro sognare?
99. Il tuo astrologo è? Branko.
100. Il prossimo appuntamento? Ora vorrei un MM spritz, champagne e Aperol. Lo chiamano così anche in America, sai?

Dal profilo Facebook di Marta Marzotto
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