Extrageneration. Generazione Napster

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Davide Burchiellaro per Panorama (19/10/2000)  ©Mondadori Editore
VIAGGIO NELLA EXTRAGENERATION DA BRITNEY SPEARS ALLA NAPSTERMANIA, DAL NOMADISMO AI DEEJAY, TUTTI I MITI DEI RAGAZZI ITALIANI
Uno dei loro idoli, Shawn Fanning, ha rivoluzionato Internet a 19
anni. E ora è un miliardario della Silicon Valley. I neomaestri di
vita sono i disc-jockey: chiacchieroni, creativi e spendaccioni. I
cuori battono per il romanticismo goliardico dei Lùnapop. Radiografia
di un popolo giovane e davvero fuori dagli schemi.
Una fidanzata? Meglio un’ amica con cui condividere un viaggio o una
cena etnica. Mamma e papà? Un mito, ma da coltivare senza accettarne
i moralismi e possibilmente senza viverci insieme. Il lavoro? Più
divertente che remunerativo, mai lo stesso per tutta la vita e
soprattutto mai nella stessa città. Cinema, libri e musica? Bene
tutto ciò che nasce dal passaparola, dalla radio e dalla Rete, mai
imposto dalla tv. Il sesso? Da fare con poesia fuggendo dalla regola
vincolante della fedeltà. Ecco l’ identikit dei 18-30enni del 2000,
appartenenti all’ “extrageneration” come l’ ha appena ribattezzata
Francesco Morace, sociologo del Politecnico di Milano e direttore del
Future concept Lab, laboratorio di ricerca sui consumi. Dopo aver
passato l’ ultimo anno a studiare in 40 città questa generazione
sfuggente, Morace ha riassunto in una ricerca e in un libro
(PreVisioni e PreSentimenti, Sperling & Kupfer) il nuovo stile di
vita della fascia più attiva della società. “Più che uno stile di
vita” spiega Morace “si tratta di uno stile di pensiero, dell’
emergere di tre nuovi valori forti che contribuiscono a nuove etiche
di comportamenti, sono la condivisione, la creatività e il
nomadismo”. Elementi che spazzano via le passate culture dell’
apparire, dell’ avere sulle quali ha fatto leva fino a oggi tutta la
comunicazione pubblicitaria. Riprende quota la socialità, grazie alla
tecnologia che consente di fare conoscenze, di approfondirle e di
“condividere” emozioni e sentimenti a distanza, ma anche di
“consumare insieme” agli amici la musica scaricata da Napster. E’ la
fine dei modelli imposti dai media (il 55 per cento dei ragazzi
giudica la tv banale e vecchia) ora ci si rivolge a quelli che Morace
chiama “attrattori”, in primis i deejay, girovaghi consiglieri via
radio e discoteca, esempi del do-it-yourself moderno che sanno
giocare con le mode e i marchi. Stile proprio anche dei Lùnapop,
altra icona della generazione, nata dal passaparola: sono pronti alle
sponsorizzazioni, ma anche all’ infedeltà allo sponsor; sono poetici
e romantici nelle canzoni ma supergoliardici quando parlano di sesso
sul loro sito Internet o nella loro sitcom stile Friends. Perché è
un’ attività, il sesso, che l’ extrageneration prende sempre meno sul
serio, timorosa dei vincoli e “nomade” anche nei rapporti
sentimentali. Come confermano anche i dati di Famiglia cristiana che
parlano di “flessibilità che sostituisce la fedeltà”, di sessualità
sempre più “indipendente dall’ affetto”, sempre più precoce nell’
adolescenza. E’ il modello Britney Spears, 19enne lolita musicale del
momento, icona delle teenager che la imitano nel look da Barbie e
nella malizia. Ma icona anche dei trentenni che la apprezzano sexy
sul mensile Fhm o sofisticata sulla copertina di Elle. Una
generazione “extra”, camaleontica, insomma, che Panorama nelle pagine
seguenti vuole raccontare proprio attraverso questi poli d’
attrazione giovanile.
MA COME SONO DIFFICILI DA ACCHIAPPARE
I risultati della nuova ricerca sugli italiani dai 18 ai 30 anni
Ha monitorato i cinefestival, intervistato i fan dei concerti e
analizzato le manifestazioni artistiche giovanili di 40 città. Così è
uscita la ricerca Extrageneration di Francesco Morace, che ha isolato
tre valori chiave per definirne il profilo: Condivisione: “E’ il
bisogno estremo di creare legami, di profonda affinità nella
famiglia, nella coppia, con gli amici, per arrivare non a dimostrare
qualcosa ma per stabilire un essere comune” spiega Morace. Complice,
la tecnologia, che aumenta la possibilità di stringere e mantenere i
rapporti. Creatività: requisito fondamentale in tutte le attività
della extra-generation: dai piccoli dettagli nel vestire alla scelta
del lavoro, la creatività è vista come “nuovo lusso”, ovvero
possibilità di sentirsi ricchi di nuove esperienze e di contenuti.
Nomadismo: “E’ il muoversi da una situazione all’ altra e da un
contesto all’ altro” dice Morace. I 18-30enni vedono la vita come un
percorso a stazioni, attraverso città, amicizie, consumi culturali.